Fattura elettronica regime forfettario 2022: quali sono le novità?
A partire dal 1° luglio 2022 la fattura elettronica regime forfettario diventa realtà: a stabilirlo è il D.L. n. 36/2022 (Decreto PNRR 2), recante “Ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 100 del 30 aprile 2022.
L’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica fa seguito alla Decisione di esecuzione (UE) 2021/2251 del Consiglio del 13 dicembre 2021 che ha accolto la richiesta dell’Italia di estendere l’ambito applicativo della fattura elettronica anche ai contribuenti che operano in regime forfettario e che fino a questo momento erano stati esclusi dall’obbligo. Nella stessa seduta è stata anche approvata la proroga dell’obbligo di fatturazione elettronica fino al 31 dicembre 2024.
Nel documento Com/2021/681, presentato dal Governo italiano al Consiglio UE per la proroga dell’obbligo di fatturazione elettronica al 2024 e l’estensione della fattura elettronica regime forfettario, sono elencati i benefici delle due misure che, oltre a semplificare il processo di fatturazione sia per gli emittenti che per i destinatari, potenzieranno la lotta alla frode e all’evasione fiscale grazie a maggiori completezza, tempestività e tracciabilità delle informazioni. Inoltre, la fattura elettronica forfettario riduce sia i costi di stampa e di archiviazione, sia i possibili errori legati alla gestione dei documenti fiscali in formato analogico.
Oltre ai professionisti che applicano il regime forfettario (articolo 1, commi da 54 a 89, legge 190/2014), i soggetti obbligati all’emissione di e-fattura, come illustrato nel testo del decreto legge n. 36 del 30 aprile 2022, sono i seguenti:
- I soggetti IVA in regime di vantaggio (art. 27 commi 1 e 2 del DL 98/2011);
- Le associazioni sportive dilettantistiche (art. 1 e 2 della L. 398/91) che nel periodo d’imposta precedente hanno conseguito dall’esercizio di attività commerciali proventi per un importo non superiore a euro 65.000.
Fattura elettronica regime forfettario: che cosa prevede la normativa?
Il Decreto Legge 36/2022 stabilisce che dal 1° luglio 2022 saranno soggetti all’emissione di e-fattura i contribuenti in regime forfettario che nell’anno precedente hanno conseguito ricavi o compensi, ragguagliati ad anno, superiori a 25.000 euro.
Le micro partite IVA, ovvero coloro che non raggiungono la predetta soglia dei 25.000 euro, saranno invece tenuti alla fatturazione elettronica dal 1° gennaio 2024.
Inoltre, il testo del Decreto PNRR 2 chiarisce che per il terzo trimestre 2022 (luglio-settembre) non sono previste sanzioni a carico dei nuovi soggetti obbligati se la fattura elettronica viene emessa entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione anziché nei tradizionali 12 giorni.
Come si compila una fattura elettronica? La e-fattura è un documento digitale che contiene gli stessi dati di una fattura cartacea. Le fatture web vengono emesse in formato strutturato (XML – eXstensible Markup Language), trasmesse in modalità telematica al Sistema di Interscambio (SdI) dell’Agenzia delle Entrate e recapitate tramite lo stesso mezzo al soggetto ricevente. Le fatture elettroniche, in base a quanto stabilito dall’art.39 del Dpr n.633/1972, devono essere conservate digitalmente per 10 anni sia da chi le emette, sia da chi le riceve.
Per emettere una fattura elettronica regime forfettario è quindi necessario disporre di un computer, un tablet o uno smartphone in grado di connettersi a Internet e di un software che consenta la compilazione del file nel formato XML.
Al momento della creazione della fattura elettronica le informazioni da inserire saranno le seguenti:
- Dati del mittente: il proprio nome e cognome/denominazione sociale/ragione sociale, indirizzo di residenza, numero della partita IVA, cassa professionale;
- Dati del destinatario: nome e cognome/denominazione sociale/ragione sociale, numero della partita IVA, codice destinatario o codice univoco, indirizzo PEC (in alternativa al codice destinatario);
- La data della fattura;
- I dati relativi ai beni/servizi da fatturare;
- La tipologia di pagamento concordata con il cliente.
Se il compenso fatturato è superiore alla soglia di 77, 47 euro deve essere applicata l’imposta di bollo pari a 2 euro mediante contrassegno telematico.